“A poche ore dal nostro arrivo tutto era cambiato intorno a noi. Umiliate in ogni modo, la mente svuotata, ci preparavamo a fare della sopravvivenza il nostro solo orizzonte. La nostra umanità era stata spazzata via […] Non ci sono parole né film per descrivere davvero ciò che abbiamo vissuto nel lager“
27 Gennaio, Giorno della Memoria.
Oggi la nostra rubrica dedicata alla posta del cuore, lascia spazio ad una commemorazione molto importante ma ancora incomprensibile per le atrocità vissute da milioni di persone innocenti.
Un’occasione per riflettere su una storia che ci riguarda da molto vicino.
E vogliamo farlo proponendovi un libro che ci è stato suggerito da Pino, “Ritorno a Birkenau – 78599” scritto da Ginette Kolinka, oggi novantacinquenne sopravvissuta a quell’orrore.
Ginette fu arrestata dalla Gestapo e dalla Milizia di Vichy e deportata nel lager di Birkenau dove trascorse sei mesi prima di essere evacuata a Bergen-Belsen e quindi a Theresienstadt. Solo lei si salvò, la sua famiglia fu sterminata nelle camere a gas appena arrivati al campo. Un libro dove viene raccontato come l’essere umano viene “disumanizzato” e privato di ogni dignità.
Nel video che segue, il nostro amico Pino ci regala una breve recensione.