MATTEO BARONETTO
Chef Ristorante “Del Cambio”- Torino
collabora ai progetti di Outsider
Matteo Baronetto, classe 1977, è originario di Giaveno, alle porte di Torino. Matura le sue prime esperienze professionali presso La Betulla di San Bernardino di Trana (TO). Approda poi alla corte di Marchesi all’Albereta di Erbusco, dove ha modo di conoscere Carlo Cracco. Segue quest’ultimo al ristorante Le Clivie di Piobesi d’Alba, e poi a Milano, al Cracco-Peck, oggi Ristorante Cracco, del quale negli ultimi anni ha firmato il menù.
Ritorna a Torino ad aprile 2014, data della riapertura del ristorante “Del Cambio”, diventandone lo chef.
L’incontro tra Matteo Baronetto e l’Associazione Outsider non è stato casuale ma un incontro voluto. L’Associazione era alla ricerca di uno chef per un progetto di riabilitazione sociale all’interno del carcere di Torino. Un giorno Marco Rizzonato, progettista e animatore dell’Associazione, lo incontra proprio all’interno del suo ristorante grazie a un’amica comune; gli racconta l’esperienza del carcere e Matteo si innamora subito del progetto dando disponibilità a partecipare. Marco lo invita ad andare in carcere per incontrare le persone in detenzione e Debora Sgro, che aiuta Marco nella gestione dei progetti in carcere. L’incontro si concretizza nel novembre 2017: viene preparata una sfida culinaria tra lo chef stellato e una persona in detenzione. Con fornelli da campo e alimenti forniti dal carcere, ad armi pari, i due si sfidano creando un piccolo menù, poi molto apprezzato. Baronetto rimane colpito dall’entusiasmo delle persone in detenzione e vuole visitare la sezione, scoprendo una cucina chiusa per motivi di sicurezza. Lancia una sfida all’Associazione, promettendo un corso di cucina tenuto da lui in persona e coadiuvato dai suoi giovani assistenti alla sola condizione di ristrutturare e mettere a norma la cucina. La sfida viene accettata e darà inizio a questa bellissima collaborazione con Matteo Baronetto e il Ristorante “Del Cambio” nel progetto “Remember me” che prevede la presenza dello chef e di alcuni dei suoi collaboratori con lo scopo di insegnare la cucina, magari anche quella artistica.
In questi tre anni il confronto con lo chef è sempre stato continuo per portare avanti il progetto. Nel frattempo è stato pubblicato il libro “Che cosa bolle in cella?” con la prefazione di Matteo Baronetto edito da Pathos edizioni. Oggi siamo pronti con la cucina: la ristrutturazione è stata finanziata con il progetto “Remember me”, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e l’attrezzatura è stata donata dall’azienda Bogana Group di Cherasco (CN). Speriamo di poter iniziare presto il corso, visto che l’anno in corso non ci ha consentito di procedere con gli incontri in presenza in carcere. Nel frattempo Matteo Baronetto ci ha lanciato una nuova sfida, ma di questo ne parleremo prossimamente.